Cosa aspettarci dallo smart working dopo la pandemia

Restare a casa o tornare in ufficio?

Ad un anno dall’inizio della crisi pandemica ci troviamo di fronte ai primi bilanci sui risultati dell’utilizzo, seppur obbligato, del lavoro agile per migliaia di dipendenti in Italia.

Ad innescare la molla del lavoro da casa sicuramente è stata la situazione sanitaria nazionale, ma ora che il piano vaccinale sembra avere intrapreso un passo più spedito (speriamo) è il momento di valutare e iniziare a progettare il “dopo” Covid.

Meeting informali incentivati da uffici versatili, Sedus

Il futuro del lavoro da casa: continuare o modificare il paradigma dello smart working dettato nel 2020?

La scelta che moltissime aziende si trovano a dover prendere in questo periodo è se mantenere per i propri dipendenti il lavoro da casa come soluzione definitiva o se farli rientrare in azienda nei propri uffici.

Se per Twitter la decisione sembra propendere al momento verso la prima strada, per il colosso Google pare ormai chiaro che la soluzione più “smart” sia invece tutta diversa.

La scelta di tornare in ufficio almeno la metà dei giorni settimanali, per i dipendenti di Google come per tutti i dipendenti delle aziende che stanno calendarizzando il rientro programmato, si basa sulle difficoltà emerse dopo un anno di lavoro da casa ob torto collo.

Come sottolinea anche il Responsabile dell’Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano, Mariano Corso, questo passo non sarà un tornare indietro ma semmai un fare un balzo in avanti deciso e netto verso quelle che sono le vere leve del lavoro intelligente. Si tratterà quindi di «avere la possibilità di bilanciare al meglio il lavoro in presenza e quello a distanza» utilizzando uffici che siano progettati per offrire al dipendente il miglior luogo di lavoro possibile.

Ampi spazi e zone differenziate per utilizzo, Oxi Color di Las Mobili

Si potrà quindi recuperare quella componente umana e relazionale che il telelavoro ha sradicato violentemente dalle vite dei lavoratori, tornare a incontrare colleghi per meeting informali e riallacciare rapporti che di persona, ammettiamolo, sono molto più intensi e fruttuosi.

I lati oscuri del lavoro da casa: perdita di identità aziendale e team building

Lavorare da casa ha fatto emergere i limiti di questa vita d’ufficio a distanza: difficoltà di stabilire limiti temporali e confini fra l’ambito privato e quello lavorativo, carenza di relazioni interpersonali formali o informali e flussi di interscambio di informazioni lavorative rallentati o ostacolati da tecnologie inadeguate e lontananza dei dipendenti fra loro.

Si sono perse quelle reti di relazioni fra colleghi che rendevano coesi i team di lavoro tramite la condivisione delle competenze e i dipendenti assunti in questo periodo hanno faticato molto di più ad entrare nelle dinamiche di ufficio con colleghi che potevano incontrare solo su piattaforme digitali.

Problematiche quindi chiare e importanti che non sono sfuggite all’Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano che sottolinea come gli uffici siano « luoghi di identità e coesione » .

Team building, di nuovo in ufficio insieme

La nostra sfida per il futuro: progettazione davvero “smart”

E’ in questa rinnovata visione purista dello smart working che crediamo fortemente. Da sempre il nostro staff lavora per progettare ambienti di lavoro che siano funzionali, versatili e soprattutto cuciti sartorialmente sulle necessità dell’azienda. Portare quindi i dipendenti in azienda, in sicurezza, offrendo loro diverse soluzioni per poter lavorare al meglio: aree lounge attrezzate, coffee break per riunioni improvvisate davanti alla tazzina di caffè, aree di lavoro personali e intime per il braintorming di concetto e per la massima concentrazione, aree di lavoro per gruppi e per formazione.

Progettare un’azienda smart significa valorizzare le competenze attraverso l’ambiente

In questo modo il dipendente potrà scegliere in base alle proprie esigenze il miglior ambiente possibile per lavorare e i dati parlano chiaro già adesso: le aziende che hanno scelto questa filosofia prima della pandemia già godevano di incrementi di produzione del 15% circa. Siamo sicuri che il trend, sostenuto da una progettazione attenta ed evoluta, potrà solo salire.

Inizia oggi a progettare il ritorno alla nuova normalità nella tua azienda: contattaci per scoprire cosa possiamo fare per te.

Guarda anche: