Nonostante siano anni che si parla di ergonomia della seduta da ufficio, è innegabile che ancora vi siano persone che ignorano completamente la materia.

Esclusi gli addetti ai lavori come noi, moltissime persone credono che ergonomico sia sinonimo di “garanzia di benessere”. Ma siamo sicuri che sia sempre così semplice? Questa guida ti servirà a fare chiarezza su quelli che sono i veri parametri dell’ergonomia sul luogo di lavoro da ricercare categoricamente in una poltrona operativa da ufficio. In modo da renderti consapevole del tuo acquisto e permetterti di godere a pieno dei vantaggi di un prodotto professionale.
Prima di snocciolare la sequenza di “mai più senza” è importante partire dalla base etimologica del termine “ergonomia” perchè tutti ne parlano ma in pochi sanno di che si tratta. Se Wikipedia segnala l’origine della parola dal greco ergon (lavoro) e nomos (regola,legge) è l’ Enciclopedia Treccani che ne enuncia a pieno il significato : “Disciplina scientifica che si occupa dei problemi relativi al lavoro umano e che, assommando, elaborando e integrando le ricerche e le soluzioni offerte da varie discipline (medicina generale, medicina del lavoro, fisiologia, psicologia, sociologia, fisica, tecnologia), tende a realizzare un adattamento ottimale del sistema uomo-macchina-ambiente di lavoro alle capacità e ai limiti psico-fisiologici dell’uomo.”

Quindi di cosa stiamo parlando? Si tratta di ergonomia ogni volta che si cerca, attraverso il dimensionamento e le caratteristiche tecniche di un dato prodotto, di realizzare un sistema che si integri al meglio con il corpo umano.

Non è questa la volta in cui vi spiegheremo cosa siano i percentili e perché in alcuni casi la scelta sbagliata di un percentile di riferimento può dar vita ad un prodotto di fatto inutilizzabile, ma vi basterà per adesso sapere la verità lapalissiana. Ogni uomo e donna ha un dimensionamento corporeo personale e spesso questo dimensionamento, così come gli usi e le abitudini, deriva dall’are macrogeografica in cui vivono.
Un esempio pratico terra-terra per farmi capire da tutti: l’altezza media di un boscaiolo scandinavo è sensibilmente maggiore dell’altezza corporea di un coltivatore di riso asiatico. Questa grande realtà, seppur espressa in tono ironico, sottolinea la necessità ad esempio di avere pistoni a gas per l’elevazione della seduta da lavoro idonei. L’escursione deve essere infatti sufficientemente ampia da risultare adatta sia per i primi che per i secondi (ammesso e non concesso che utilizzeranno mai una poltrona da ufficio). L’ergonomia della seduta da ufficio fa la differenza fra stare comodi e stare scomodi mentre si lavora.
Per aiutarti nella scelta della tua prossima sedia da ufficio abbiamo stilato una guida che ti aiuti a capire quali siano le caratteristiche indispensabili da ricercare nella giungla di prodotti online e offline. Analizziamole adesso insieme per non farti trovare impreparato al momento giusto.
Come regolare l’altezza della sedia di un ufficio?
Ricollegandoci all’esempio del boscaiolo scandinavo a noi tanto caro, ecco la prima indispensabile caratteristica ergonomica di una poltroncina da ufficio: l’elevazione, con pistone a gas, dell’altezza del sedile. Una escursione media di 12-15 cm è più che sufficiente a rendere la sedia adatta a molte diverse fisicità. Ricordiamoci che l’angolo del nostro cavo popliteo deve essere retto così come la nostra schiena. In soldoni, niente posture stravaccate.

Come regolare l’angolo della visuale in ufficio
Stare seduti lontanissimi dal piano della propria scrivania non va bene. Lo capiamo facilmente dall’illustrazione sotto. Il nostro viso infatti, per godere della giusta angolazione della visuale (circa 40° complessivi) deve essere posto a una cinquantina di centimetri dal monitor. La giusta visuale ovviamente deve tenere presente della grandezza del monitor su cui lavoriamo quotidianamente e della sua altezza sul piano della scrivania. In alcuni casi vale la pena investire acquistando un supporto per monitor che sollevi lo schermo quel tanto che serve a guadagnare la giusta angolazione visiva senza affaticare il collo. La giusta postura ci aiuta a scaricare il peso correttamente senza sentire fastidiose tensioni alla cervicale a fine giornata.

Inclinazione dello schienale in ufficio
Eccoci al dunque : devo tenere lo schienale bloccato o oscillante? Questa domanda ce la fate tutti quando venite in showroom a provare le decine di poltroncine da ufficio che abbiamo a disposizione. La risposta solitamente però ce la dovete dare voi e dipende da come “vivete” la sedia da lavoro. Lo schienale bloccato in linea di massima non ci fa godere a pieno dei vantaggi dei meccanismi moderni inseriti oggi negli schienali delle poltroncine. Un movimento molleggiato calibrato sulla spinta del nostro corpo ci aiuta a non rimanere ore e ore impalati immobili e ci permette di essere regolato tramite volantino o perno sotto il sedile in modo da rendere l’oscillazione più o meno morbida.

Supporto lombare della seduta
La vera svolta nell’ergonomia della seduta da ufficio ce la dà questo piccolo ma decisivo oggetto che si chiama supporto lombare. Che sia integrato nello schienale o a vista per gli schienali in rete, la cosa fondamentale è che sia re-go-la-bi-le! Un supporto lombare regolabile standard deve poter essere spostato in alto o in basso per assecondare la curva lombare del nostro corpo che ovviamente è più alta o più bassa in base all’altezza del fisico di ognuno di noi. Per i supporti più evoluti, come quello della Honey di Quinti Sedute, esiste la possibilità di regolazione in 3D facendo premere più o meno sulla nostra spina dorsale il cuscinetto del supporto. Impossibile con regolazioni così avanzate non trovare la posizione perfetta per te.

Regolazione della profondità del sedile
Watusso mi rivolgo a te. A te che sei alto come Gallinari e non trovi mai la seduta adatta alle tue gambe chilometriche, si proprio tu. Con il meccanismo di regolazione della profondità del sedile puoi decidere quanto far sporgere il cuscino della tua sedia da ufficio rispetto allo schienale. Tramite un pulsante o un volantino puoi far scorrere il sedile imbottito in avanti con una escursione che può arrivare fino a una decina di centimetri. Otterrai un sedile percepito come più lungo e che possa sorreggere i tuoi muscoli posteriori della coscia fino all’incavo del cavo popliteo. Questo supporto è fondamentale per non incorrere in difficoltà circolatorie e mantenere la sensazione di gambe leggere tutto il giorno, senza gonfiori e ritenzione idrica. Il sedile della Team Strike di Sitland è comodissimo e ha un traslatore di 7 cm che accontenta proprio tutti.

Inclinazione dei piedi
In ultimo ma mai da sottovalutare, l’angolo di inclinazione con cui teniamo i nostri piedi. Fermo restando che vadano appoggiati sempre a terra e non sulle razze delle ruote (come faccio io, n.d.r. shhhh!) la cosa utile è che siano lievemente inclinati con una pedana poggiapiedi. Un supporto per rialzare i nostri piedi serve a mantenere una postura corretta nel tempo perché ci invita a tenere la posizione giusta quando siamo seduti. Inoltre aiuta le persone non particolarmente alte a trovare il giusto modo di stare seduti mediando fra l’altezza delle scrivanie (per normativa sono 74 centimetri circa da terra) e l’altezza della sedia.

Ogni seduta ha un comfort diverso e anche nell’universo delle sedie ergonomiche per ufficio esistono decine di modelli. E’ per questo motivo che consigliamo sempre ai nostri clienti di venire in showroom da noi in viale Petrarca 47 a Empoli per testare di persona tutte le poltrone da ufficio che abbiamo in esposizione.
Non sempre un prodotto dal design futuristico ed estremo è sinonimo di “ergonomico”. Non è l’estetica a rendere una seduta da lavoro ergonomica ma lo è l’insieme di caratteristiche tecniche e tecnologiche che la contraddistingue. Anche una seduta esteticamente ordinaria può in realtà risultare ergonomicamente perfetta e confortevole.
Il fine è come sempre ottenere un prodotto “cucito” addosso al cliente, perfettamente bilanciato sul suo fisico e idoneo a sostenerlo in tutte le ore di lavoro per garantire il benessere corporeo e mentale. Ecco cos’è in ultima analisi lo scopo dell’ergonomia della seduta da ufficio per noi.