Perché lo Smart Working non è ciò che pensi

Gli inglesismi invadono ormai ogni sfera della quotidianità: utilizziamo certi termini in maniera automatica, senza neppure interrogarci sul loro reale significato o sulle applicazioni pratiche.

Prendiamo ad esempio un’espressione diventata oggi di uso comune:
Smart Working. Ma siamo sicuri di averne compreso il reale significato e quindi l’impatto sulla vita lavorativa?

Essere uno Smart Worker non significa lavorare da casa, avere flessibilità oraria e tante altre belle caratteristiche che ci sono state propinate.

Smart Working significa riuscire a modificare l’approccio al lavoro, a partire proprio dall’interno. Creare con successo una sinergia tra datore e dipendenti, tramite un sovversivo mutamento del modo di comunicare e di concepire l’ambiente lavorativo.  

Condurre un’azienda secondo i principi dello Smart Working implica semplicemente tornare a valorizzare la persona in quanto tale.

Ancor prima di  pensare ai propri dipendenti in ottica imprenditoriale, e cioè finalizzata all’incremento della produzione, il datore di lavoro dovrà mettere a disposizione gli strumenti utili al raggiungimento degli obiettivi da lui stesso prefissati. In concreto: sì ad una maggiore attenzione verso l’implementazione dei mezzi, con lo scopo di rendere espletabili le proprie richieste.

Per ottenere un ufficio in grado di sostenere il peso reale di etichettarsi come smart, è necessario innanzitutto comprendere un principio fondamentale.

Ricreare ambienti studiati in base alle necessità delle persone che andranno a lavorarci può richiedere dei costi sostenuti, di cui sarete del tutto ripagati una volta giunto il momento di raccoglierne i frutti. Si tratta di un passaggio necessario da compiere all’interno della propria mentalità.
La cifra inizialmente investita crescerà in modo direttamente proporzionale all’aumentare della soddisfazione dei dipendenti.
Ebbene sì, per crescere bisogna investire. È altrettanto vero che la soddisfazione dei propri lavoratori ha un’influenza reale sui profitti dei medesimi, ed ovviamente sarà l’impresa a trarne il vantaggio maggiore.

Per il momento ti invitiamo a riflettere su quanto appena letto, nel caso tu voglia condividere con noi il tuo pensiero a riguardo sappi che ogni feedback è sempre ben accetto. D’altronde, dal confronto costruttivo si può solo imparare.

Con il prossimo articolo entreremo nel vivo della questione.
Proporremo infatti, la risposta ottimale alle differenti esigenze dei diversi stili di lavoro.

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